TeleTrade: L’FMI vede un possibile “Big Bada Boom” all’orizzonte

Il trading è iniziato in sordina e piuttosto con calma nel mese di aprile. Le vacanze di Pasqua hanno creato un’atmosfera favorevole affinché gli investitori possano pensare a lungo termine. Non sono emersi nuovi campanelli d’allarme dai dati macroeconomici, la stagione degli utili societari è ancora avanti. La parata morbida delle grandi aziende, che non fornirà necessariamente ampie opportunità di acquisto, sarà guidata da Delta Air Lines, UnitedHealth Group e dai giganti rappresentanti del segmento bancario e degli investimenti tra cui BlackRock, Wells Fargo, JPMorgan e Citigroup. Tuttavia, tutti questi titoli teaser faranno parlare gli speculatori del mercato solo alla fine della settimana.

Il CPI (indice dei prezzi al consumo) e il PPI (indice dei prezzi alla produzione) degli Stati Uniti potrebbero potenzialmente interrompere una pausa rilassante, ma anche quei rilasci nominalmente importanti potrebbero a malapena rendere definitiva la decisione che prenderà la Federal Reserve (Fed) durante la riunione di maggio. Pertanto, anche Wall Street è pronta a chiudere un occhio di fronte a quei segnali di rallentamento o aumento della pressione inflazionistica. La stessa cosa è già successa con le ultime statistiche sui prezzi al consumo dall’Europa e con il rapporto sul lavoro negli Stati Uniti, commenta Responsabile della gestione del portafoglio di TeleTrade, Ilya Frolov.

Un ritmo convincente di assunzioni, con i libri paga non agricoli che hanno aggiunto 236.000 posti di lavoro a marzo con una revisione più elevata a 326.000 posti di lavoro invece dei 311.000 inizialmente segnalati per febbraio, mostra che il mercato del lavoro è ancora molto resistente a un aumento generale dei costi dei prestiti. Chiaramente non ci sono prove che la politica della Fed sia ora troppo restrittiva per rallentare il trend di crescita dei salari in un ambiente competitivo con mancanza di lavoratori ed alcuni posti vacanti.

Il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca mondiale tengono il loro incontro annuale di primavera a Washington, dove i rappresentanti delle principali banche centrali e altri capi finanziari possono fornire commenti più rassicuranti su come mantenere stabile il settore bancario globale. L’ex frontwoman della Fed, ora segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen e il governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, sono tra i relatori di spicco. Nel frattempo, l’amministratore delegato del FMI, Kristalina Georgieva, non ha voluto essere troppo ottimista nei suoi commenti prima della riunione. Al contrario, ha osservato che l’economia mondiale probabilmente vivrà non solo uno o due, ma diversi anni di debole crescita, a causa delle tensioni geopolitiche e dei rischi di protezionismo commerciale.

Ha sottolineato che il sistema globale è ancora in una situazione vulnerabile dopo i tentativi delle banche centrali mondiali di domare l’inflazione, anche se una ripetizione dello scenario di crisi finanziaria del 2008 non è ancora prevedibile. Sia la parte bancaria che quella non bancaria del sistema sono diventate molto più pulite, ma questo non significa che non ci siano punti deboli, ha affermato, aggiungendo che in realtà il FMI ne ha parlato durante l’ultimo anno: “Semplicemente quando i tassi di interesse aumentano così tanto dopo essere stati bassi per così tanto tempo, creano un sistema vulnerabile. Qualcosa sta per esplodere. I circoli economici e gli investitori ordinari devono solo coprire il loro posizionamento con largo anticipo, mentre tutto sembra ancora relativamente calmo fino a questo punto, sperando e pregando che non sia un “Big Bada Boom” come dal leggendario film “Quinto elemento” di Luc Besson.

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