Anticipo pensionistico: è boom di richieste per l’Ape social

Quali sono i beneficiari che potranno ricevere il cosiddetto Ape social? Prima di tutto partiamo dal concetto stesso di questa novità: si tratta di un anticipo pensionistico che è previsto per tutte le persone di 63 anni. Quest’ultime dovranno avere almeno 30 anni di anzianità contributiva, a quel punto potranno entrare nelle categorie socialmente deboli.
Secondo le novità che sono state confermate di recente chi potrà ottenere l’Ape social senza per questo perdere il bonus Irpef di 80 euro.
Ed è subito boom di domande per Ape social
In poco più di 48 ore dall’entrata in vigore di questa nuova norma, è già stato registrato un vero boom di richieste per questo anticipo. I dati Inps dicono che ci sono state 5.386 domande di riconoscimento in merito alle condizioni d’accesso all’Ape.
Sono invece ferme alla metà le domande legate al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci.
Si tratta quindi di un’opzione che riguarda le persone che hanno lavorato almeno 12 mesi prima della maggiore età e sono riuscite a maturare almeno 41 anni di contributi.
Quali sono le caratteristiche di Ape social
Ape social non può essere considerata come una pensione, ma bensì una prestazione assimilabile a un’indennità. Per questo i beneficiari potranno ottenere le detrazioni e i crediti d’imposta che fanno parte dei redditi per lavoro dipendente. Si comprende quindi, come detto, il bonus di 80 euro, che non è riconosciuto a tutti i pensionati.
L’indennità non è compatibile con quei trattamenti che sono di sostegno al reddito e sono connessi allo stato di disoccupazione non volontaria, con eventuale assegno di disoccupazione, oltre all’indennizzo per la fine di un’attività commerciale.
Al contrario è compatibile con lo svolgimento di attività lavorative da dipendenti o attività subordinata. Questo si verifica se e solo se i redditi in questione non superino gli 8.000 euro lordi annui. Va inserito anche lo svolgimento di lavoro autonomo purché il limite di reddito sia stabilito a 4.800 euro annui.
E se si supera il limite? A quel punto l’Ape social decade e l’indennità che è stata percepita precedentemente è considerata indebita e per questo sarà recuperata da parte dell’Inps.
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