Consumatori e spese autunnali: aumenti per scuola e bollette 2017
Ferie finite e ritorno amaro alla realtà per tante famiglie italiane. Secondo quanto è stato riportato dalle associazioni dei consumatori, ci si aspettano aumenti sui prezzi e sulle spese di vari settori.
Ad aumentare sembrano essere le bollette (in particolare per l’elettricità), ma anche i libri di scuola dei bambini. I dati testimoniano come venga superando fortemente l’ultimo tasso di inflazione, che venne registrato a luglio dall’Istat, pari al +0,1%.
Ma che ne sarà del settore alimentare, dei trasporti e delle banche? Facciamo un punto sull’attuale situazione.
Spese consumatori: tra scuola e trasporto cosa cambia?
La scuola è il settore più colpito dalla crescita dei prezzi. C’è un rincaro sui diari, sugli accessori per i bambini, dagli astucci agli zaini, fino ad arrivare ai libri. Il Codacons infatti ha previsto un incremento medio pari al 2,5% che sale quasi al 4% se parliamo di zainetti. La spesa dovrebbe arrivare così a superare la soglia dei 500 euro per studente. A tale dato, se aggiungiamo la spesa complessiva per i libri, si arriva sui mille e addirittura 1100 euro per studente.
Altrettanto colpito è il settore trasporti, che in qualche modo è legato direttamente alla scuola. Vi è infatti l’idea di dare il via libera agli aumentare sul costo di biglietti e abbonamenti ferroviari. I consumatori della Regione Lombardia dovranno affrontare un rialzo dello 0,93%, ma solo in seguito alle elezioni regionali.
Rincari per energia, assicurazioni e alimentari
A partire dal primo luglio abbiamo già assistito all’aumento dell’energia elettrica per il 2,8%, così come è stato voluto dall’Authority. Tutto questo si traduce con una crescita dei costi per i consumatori nelle bollette. Ma anche il settore alimentare potrebbe risentirne, in previsione di ferree condizioni climatiche.
Non è solo la siccità estiva, ma anche le grandi gelate invernali potrebbero portare ad aumentare i prezzi sui prodotti alimentari. Per Coldiretti potrebbe verificarsi un andamento anomalo con danno da circa 2 miliardi. In base ai calcoli fatti dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sul fronte alimentare, le famiglie potrebbero spendere 12,60 € al mese in più.
E per finire, non mancano eventuali rincari per il settore banche e assicurazioni. Gli incrementi, secondo l’Adusbef si dovrebbero tradurre in un aumento delle spese legate alla gestione del conto corrente dei consumatori. Si parla di almeno 20 – 25 € in più, mentre per quanto riguarda le assicurazioni, l’incremento è di 10 – 15 €.
Le banche andranno quindi a recuperare le perdite subite negli anni, scaricando il peso dei costi sui consumatori.