Cresce il turismo italiano in Giappone: il boom delle partenze e l’offerta turistica del Paese del Sol Levante

Il settore del turismo in Giappone è interessato da un ritmo di crescita sempre più importante, che negli ultimi anni ha superato persino le previsioni più ottimistiche, centrando in pieno gli obiettivi fissati dagli enti che si occupano di promuovere la ricchissima offerta culturale, artistica e paesaggistica del paese.
Il boom dei viaggi alla scoperta del paese del Sol Levante riguarda soprattutto le vicine, grandi economie orientali, ma anche l’Italia, da sempre patria di un popolo amante della scoperta e dell’avventura, ha visto il numero delle partenze aumentare in modo esponenziale.
Stando ai dati ufficiali diffusi dalla Japan National Tourism Organization, nel 2016 il Giappone ha accolto la cifra record di oltre 24 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, con una crescita, rispetto all’annata precedente, pari al 21,8%.
Come già accennato, Cina, Sud Corea, Taiwan e Hong Kong rappresentano indubbiamente i mercati più importanti per il turismo nipponico. Tuttavia, anche il numero degli italiani che sceglievano di regalarsi una vacanza tra i dinamici quartieri di Tokyo o immersi nella quiete dei templi e dei giardini giapponesi, nel 2016 era in crescita del 15,2%, con ben 119.300 arrivi nel corso dell’anno.
Per comprendere l’impatto del turismo sull’economia del paese, basti sapere che, sempre nella stessa annata, il giro di affari complessivo generato ammontava a 33,2 miliardi di dollari.
Nonostante i dati definitivi relativi al 2017 non siano ancora disponibili, anche l’anno appena trascorso ha visto crescere ulteriormente il numero degli arrivi.
A maggio, ovvero in piena alta stagione, i turisti giunti in Giappone erano in aumento del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2016, sfiorando quota 3 milioni nel solo mese considerato.
I recenti numeri registrati dal turismo nipponico rappresentano un risultato straordinario per il paese. Occorre ricordare, infatti, che nel 2011, all’indomani della terribile catastrofe naturale abbattutasi sul paese e dell’allarme nucleare causato dal danneggiamento della centrale di Fukushima, il Giappone – già alle prese con la crisi economica mondiale – aveva registrato un inevitabile flessione delle presenze straniere, che dalle oltre 8 milioni del 2010 passarono ad appena 6 milioni.
Il governo nipponico, nelle passate stagioni, ha saputo investire con coraggio nella valorizzazione della sua offerta, aumentando ulteriormente l’attrattiva delle sue città e delle tante località dove la natura del paese crea spettacoli unici al mondo.
La sola Tokyo, d’altra parte, ogni anno attrae milioni di visitatori, affascinati dal duplice volto di una città da un lato caratterizzata da uno skyline avveniristico e da interi quartieri ipertecnologici e modaioli e, dall’altro, da maestosi palazzi monumentali e templi circondati da giardini dalle atmosfere placide e riflessive.
Dal fascino senza tempo di località celebri come il Monte Fuji, a quello discreto delle cittadine di Shirakawa-go e Takayama, fino ad arrivare alla suggestione dei parchi di Nara, dei luoghi di culto di Kyoto e Osaka e dei memoriali di Hiroshima, ogni angolo del Giappone ha qualcosa da insegnare ai visitatori e i soggiorni nel Paese del Sol Levante, non di rado, si trasformano in vere e proprie esperienze di vita.
Punto di forza del turismo nipponico, in effetti, è anche la durata relativamente lunga dei soggiorni mediamente programmati dai visitatori: se per un tour completo del paese possono essere necessarie anche 3 settimane, ben pochi viaggiatori scelgono di trascorrere meno di 10 giorni sul suolo nipponico.
La notevole varietà di itinerari e di tipologie di vacanze in Giappone fa sì che il ventaglio di opzioni sia in grado di accontentare le esigenze di qualsiasi visitatore, da chi predilige scoprire la vita cittadina, la cultura e le tradizioni del paese, a chi non può rinunciare a qualche giornata all’insegna del relax e del benessere, magari visitando uno degli innumerevoli centri terminali distribuiti in tutto il territorio nipponico oppure scoprendo la bellezza delle coste del paese.
Tra le misure recentemente annunciate dal governo giapponese a sostegno del settore turistico rientra l’introduzione di una tassa pari a 1000 yen (circa 7,5 euro considerando il cambio attuale) che dovrà essere versata sia dai cittadini nipponici che dai visitatori in partenza dal paese.
L’imposta andrà a finanziare i lavori di potenziamento delle infrastrutture e altre iniziative tese a promuovere la grande offerta turistica del Giappone.
L’iniziativa ha sollevato diverse polemiche, paventando il rischio, secondo alcuni, che la tassa possa contribuire a diminuire l’attrattività del paese. In realtà, la misura rientra nel piano di interventi che, secondo le previsioni, nel 2020, in concomitanza con le Olimpiadi di Tokyo, porterà il numero delle presenze straniere in Giappone a raggiungere la quota record di 40 milioni.
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