Criptovalute & ICO: come difendersi dalle truffe
Con il passare del tempo, le criptovalute hanno superato lo scetticismo iniziale e attirato l’interesse degli investitori. C’è un fattore che le porta ad essere preferite ad altri strumenti finanziari: le transazioni sono anonime e irrintracciabili. Questo, però, ha favorito anche le truffe. Molte ICO, infatti, sono state usate del deep web per effettuare illeciti e infrangere la legge. Sono molti quelli che sono caduti nella rete della criminalità, rimettendoci soldi. Facciamo chiarezza su quali possono essere le possibili truffe legate alle criptomonete e come difendersi da esse.
Il pericolo truffe e gli Schema Ponzi
Il sistema su cui si basano tutte le criptovalute è meno sicuri di quanto sembri. Anche un genio informatico come Steve Wozniak è stato derubato di 7 bitcoin del valore complessivo di 74.000 dollari. Il raggiro di cui è stato vittima il co-fondatore di Apple è stato semplice: pensando di monetizzare le sue criptovalute, le ha trasferite a un compratore in cambio di un pagamento tramite carta di credito. Un passaggio facile all’apparenza. Il problema è che la carta di credito, una volta inviati i bitcoin, è stata cancellata lasciando il genio tecnologico a bocca asciutta. Il “caso Wozniak” insegna che chiunque può essere truffato.
Quello di cui abbiamo parlato è uno dei raggiri classici. Ne esistono però, altri. Ad esempio, esistono numerosi “Schemi Ponzi” legati alle ICO pensati appositamente per rubare i soldi delle persone interessate alle altre monete virtuali. Di solito funzionano tramite catena di Sant’Antonio.
Chiunque porti un nuovo cliente nel sistema guadagna una percentuale sulle vendite di quella determinata persona. Dopo mesi di investimenti e di lavoro, però, non si riceve niente, poiché dietro l’azienda che ci ha agganciato non esiste nessuna moneta virtuale.
Un’altra truffa ben organizzata è quella che si basa sulla vendita fraudolenta. In pratica al momento della vendita, il prezzo di una nuova criptovaluta viene pompato per far pagare di più. Una volta comprata, però, questa perde tutto il suo valore. In realtà tutto si basa su un’illusione poiché la criptomoneta non ha mai avuto il valore che si è pagato per ottenerla.
Come aggirare le truffe
Bisogna stare ben attenti quando si decide di entrare nel mondo delle criptovalute. Ci sono accorgimenti ben precisi da tener presenti. Il primo metodo è senza dubbio il più banale: informarsi. Bisogna diffidare di chi consiglia criptovalute semisconosciute, promettendo facili profitti. Questo significa andare a scavare e vedere se, chi ha lanciato la nuova moneta virtuale abbia un passato.
Inoltre, bisogna scoprire quale sia lo scopo della criptomoneta che viene proposta. Bitcoin e i suoi fratelli, infatti, nascono tutti con uno scopo ben preciso. Se questo non risulta chiaro, bisogna andare cauti. Il secondo consiglio è quello di affidarsi alle piattaforme di broker conosciuti. Per farlo è necessario leggere le recensioni e non affidarsi a quelli che sembrano più a buon mercato ma che non hanno affidabilità.
Proprio per evitare che gli internauti inesperti vengano truffati, l’autorità che controlla la Borsa, nota come Securities and Exchange Commission (Sec) ha creato un’ICO finta chiamata HoweyCoins. Navigando per le varie sezioni, infatti, ci sono molte istruzioni e spiegazioni su come evitare d’incappare in malintenzionati. Un buon metodo, dunque, per sfuggire alle trappole insidiose del web.
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