Decreto Fiscale: calo multe IVA e zero sconti per i minimi

La Camera ha approvato il disegno della legge di conversione del Decreto Fiscale (collegato alla Legge di Stabilità 2017) che ora passa all’esame del Senato.
In fase di approvazione è stato apportato qualche cambiamento.
La camera ha votato con 359 voti favorevoli e 166 contrari la questione di fiducia promossa dal governo sull’approvazione senza emendamenti e articoli aggiuntivi, del disegno di legge di conversione del Decreto Fiscale (il decreto legge 193 del 22 Ottobre 2016). Il provvedimento è stato così approvato ed ora passerà all’esame del Senato.
Il giorno prima dell’approvazione però a causa della mancanza di alcune coperture è stato stralciato dal testo l’emendamento che avrebbe consentito ai soggetti cosiddetti minimi, ma in sostanza si intendeva i contribuenti che aderiscono ai regimi forfettari, una volta superate le soglie di ricavi e compensi nei limiti di 15 mila euro di restare comunque nel regime agevolativo versando un’imposta sostitutiva del 27% sull’eccedenza extra-soglia.
Ci si augura ora che la norma venga inserita nella legge di Bilancio.
Altra novità contenuta nel testo emendato del Decreto Fiscale riguarda le comunicazioni IVA ed in particolare le sanzioni che rispetto alla prima versione del provvedimento sono state ridotte. In particolare è prevista ora una sanzione da €500 a €2000 e non più da €5000 a €50000 in caso di omessa o incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni, con possibilità anche di ridurre della metà la sanzione, in caso di correzione entro 2 settimane.
Mentre per quanto riguarda le sanzioni dovute per gli errori o per l’omissione della trasmissione dei dati relativi alle fatture, la multa andrà da 2 euro per ogni fattura con un massimo di mille euro a trimestre, mentre prima andava da €25 a fattura ad un massimo di €25000. Anche in questo caso c’è la possibilità di diminuire della metà l’importo, in caso di correzione della trasmissione entro due settimane.