Home banking: la soluzione adatta ai giovani
Basta un click per accedere al proprio profilo bancario, per visualizzare il conto corrente, per effettuare un bonifico, per pagare bollette o tasse. Si tratta della “finanza fai da te“, un insieme di servizi digitali nati dall’esigenza, molto sentita, di velocizzare le tempistiche di attesa presso gli sportelli bancari, evitando tutti gli inconvenienti che ne derivano.
In un mondo dove la tecnologia è diventata protagonista indiscussa di ogni aspetto della vita, anche gli istituti di credito si sono imposti di rimanere al passo con i tempi, tenendo conto delle reali esigenze dell’utenza.
Le banche sono ormai contenute dentro una semplice applicazione per smartphone, e offrono alla clientela l’opzione di gestire il proprio budget economico senza muoversi da casa. I servizi finanziari, insomma, diventano virtuali, e sono progettati per poter entrare nel telefonino ed essere sempre disponibili.
Sempre più consolidata e diffusa, quindi, l’abitudine di servirsi del mobile banking sta conquistando, secondo un sondaggio effettuato da Abi Lab-Doxa, anche la fascia di utenti con età compresa tra i diciotto ed i trentaquattro anni, persone che non amano recarsi personalmente in banca, che odiano le attese e le file allo sportello e che, soprattutto, sono continuamente connessi alla rete: insomma la soluzione più adatta è sicuramente un conto corrente giovani on-line.
Lo sportello rappresenta per loro una realtà scomoda logisticamente, non immediatamente reperibile, non necessaria nè utile per gestire le proprie esigenze patrimoniali, anche in rapporto alla possibilità di contattare facilmente un consulente finanziario tramite web. Interagire velocemente con la banca, ventiquattro ore su ventiquattro, ovunque ci si trovi, avendo un immediato riscontro, rappresenta un’opportunità molto vantaggiosa per tutti, ma soprattutto per i giovani: la clientela under trenta appartiene ad una generazione digitale intenzionata a privilegiare i canali alternativi del mondo finanziario.
Uno dei motivi principali di tale scelta è rappresentato dai costi estremamente contenuti di tali servizi, sempre inferiori a quelli tradizionali, sia su base annua che per le singole operazioni, dato che gli istituti di credito sono in grado di contenere le spese di gestione a fronte di una riduzione del personale operativo.
Per tali motivi, gli istituti bancari, per rimanere al passo con questa realtà all’insegna della tecnologia, hanno accettato le applicazioni del mobile banking disponibili su smartphone.
Al fine di collegare le aspettative della clientela con le disponibilità presenti on-line, è stata effettuata una ricerca da parte del Consorzio Abi Lab in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, che si è posta come obiettivo prima di tutto la comprensione delle reali necessità degli utenti, mediante un’attenta analisi dei loro comportamenti, e successivamente la descrizione del modo in cui essi percepiscono ogni situazione legata alle operazioni bancarie.
Da tale analisi sono emersi alcuni interessanti dati, e precisamente:
– il 43% dell’utenza è costituita da persone di età compresa tra i 18 ed i 34 anni;
– il 43% è costituito da individui diplomati;
– il 23% ha conseguito un diploma di laurea;
– la totalità degli utenti (100%) possiede un telefonino di ultima generazione;
– il 67% possiede un computer fisso;
– il 67% ha una smart tv;
– il 92% è in possesso di un computer portatile;
– l’83% possiede un tablet.
Lo smartphone è il dispositivo che viene usato nella quasi totalità dei casi per effettuare alcune operazioni economiche on-line, come:
cercare la filiale più vicina;
- controllare il saldo del conto corrente;
- visualizzare i movimenti bancari;
- analizzare il conto deposito.
Da tale sondaggio si evince inoltre che l’89% dell’utenza si serve di internet attraverso l’applicazione del mobile banking anche per:
- effettuare bonifici nazionali ed internazionali;
- ricaricare il cellulare;
- accreditare lo stipendio;
- pagare F24 ed altro.
Abi-Lab Doxa ha poi evidenziato come soltanto il 24% degli utenti campione utilizza il servizio di trasferimento diretto di somme di danaro tra persone. Rimane comunque molto elevata la percentuale di clienti delle banche fisiche che, probabilmente in base all’età oppure alle consolidate abitudini di gestione del proprio patrimonio, non ha mai utilizzato tale funzione on-line, preferendo il contatto diretto “ad personam” con il personale degli istituti bancari, nell’ottica di instaurare un dialogo diretto con questo, senza peraltro escludere la possibilità di utilizzare in seguito l’applicazione mobile banking.