Dati Istat: cala la fiducia dei consumatori italiani a novembre
Si ferma l’indice che misura la soddisfazione delle famiglie italiane per il mese di novembre. Andando contro la tendenza del 2016, i consumatori italiani fanno registrare un calo (anche se lieve) per le aziende.
A dirlo è l’Istat, che conferma questa diminuzione sulla fiducia dei consumatori che dal 116 di ottobre, passa a 114,3.
Il ribasso arriva dopo ben 5 rialzi consecutivi: da che cosa dipende questa battuta d’arresto nel rapporto positivo tra famiglie e aziende? La preoccupazione è legata a uno scenario economico particolare, oltre al mondo del lavoro e, più in generale, alla disoccupazione. Resta così l’ombra della situazione economica non idilliaca del nostro Paese.
Quali sono i dati delle imprese
La situazione è particolare anche per le imprese: l’indice mostra una discesa da 109,1 a 108,8. Si tratta di un peggioramento del commercio al dettaglio, pur riscontrando che i servizi hanno toccato il livello più alto dalla metà dello scorso anno. La sfera economica e l’indecisione sul futuro porta i cittadini italiani a variare il proprio atteggiamento positivo. Come accennato però la diminuzione c’è, ma ha per ora un’intensità diversa.
I dati relativi alle attese, ci confermano una tendenza di calo deciso, da 143,3 a 139,2. Il deterioramento però è più contenuto e chiama in causa la cosiddetta componente personale delle famiglie, oltre alla situazione del momento. Tutto questo incide direttamente sulle imprese, che dopo tre mesi vedono interrompersi la fase di crescita sull’ottimismo.
La situazione non è però uguale per ogni settore, ma l’Istat parla di segnali eterogenei.
Quali settori mantengono la fiducia dei consumatori
Sembra che il clima di fiducia resti quindi stabile per quanto riguarda il settore manifatturiero (i dati parlano di un calo da 110,9 a 110,8). Vi è un dato positivo nelle costruzioni e nella gestione dei servizi, che salgono da 130,3 a 132,1, e da 107,7 a 108,2.
Il Codacons ha fatto i conti con i dati Istat e ha definito questo calo come una pessima notizia per l’economia. L’ottimismo generale crolla con l’arrivo del mese di novembre; una doccia fredda con la quale ora bisognerà fare i conti. Da non ignorare il fatto la diminuzione è giunta a poche settimane dalle festività natalizie.
Tutto questo potrebbe anche avere effetti importanti sui consumi dei cittadini in questo periodo dell’anno. Il rischio è che si possa ridurre la spesa destinata agli acquisti nell’imminente futuro.