La benzina in autostrada costa il 30% in più: ecco perché!
Vi siete mai chiesti come mai il prezzo della benzina scenda a livello nazionale, ma questo dettaglio non venga rilevato in autostrada? Di recente siamo passati da 1,512 € a 1,510 € al litro, mentre il gasolio dai 1,361 € è arrivato a quota 1,353 € al litro. Piccoli risparmi che non riscontriamo quando ci fermiamo a fare rifornimento in autostrada.
In base ai dati riportati da Leonardo.it la benzina in autostrada costerebbe molto di più, per un aumento che va dal 30 al 45 % rispetto alla rete normale di rifornimento.
La benzina vola in autostrada: aumenti raddoppiati
Tra le tante ricerche che sono state effettuate nel 2016 sono emersi dati allarmanti. Sulle autostrade, nell’area di Milano, la benzina subisce un aumento del 9%; a Bologna del 6%, a Roma del 7%. Passando poi per Firenze e Napoli il rincaro è doppio: nel capoluogo toscano si tocca l’11% in più, mentre nel napoletano si arriva al 12%.
I gestori e le società autostradali scaricano le loro colpe in merito a questo aumento e puntano il dito contro le royalties. Quest’ultime avrebbero la colpa di intascarsi molti soldi per litro venduto. Vi sono infatti dei costi fissi che oltre alle royalties chiamano in causa anche le società autostradali.
Questo comportamento porta, secondo il pensiero degli esperti, lo Stato a puntare sulla benzina come salvadanaio. Affermazione alquanto delicata!
Troppe stazioni si servizio per poche vendite di carburante
In Italia vi sono il doppio delle stazioni di servizio rispetto a quanto possiamo trovare in tutta Europa. Il numero parla chiaro: sono circa 24 mila posizionate unicamente sulla rete autostradale. Un dato davvero altissimo! E tali stazioni vendono meno di 1 miliardo e 800 milioni di litri di carburante, con un continuo calo dovuto all’aumento dei prezzi. Basta pensare che tra il 2008 e il 2013 la vendita di carburanti in autostrada è crollata del 45%.
L’Italia è uno dei massimi produttori al mondo di carburante, ma al tempo stesso è quel paese europeo che ha la benzina più cara del Vecchio Continente. Tale comportamento dovrebbe garantirci un prezzo concorrenziale, e invece?
Il rischio è quello di veder venduto il nostro carburante in altri Paesi, dove il prezzo è più basso. E in questo modo emerge un profondo problema di organizzazione e distribuzione sulla rete europea.