Lavoro giovani: nuova manovra del Governo per chi assume under 32
Le aziende che assumono under 32? A breve potrebbero contare su importanti incentivi, con un taglio dei contributi per tre anni. E’ questa la nuova manovra del governo per dare una svolta importante in tema di lavoro giovani.
Si sta discutendo in questi giorni la formazione che andrà a comporre proprio questa manovra, rivolta all’occupazione giovanile. Per migliorare la situazione si vuole puntare tutto su un provvedimento che, a partire dal 2018, potrebbe riuscire a mettere in atto i cambiamenti necessari. L’idea è quella di stimolare le aziende e aprire le parte sui giovani.
A Palazzo Chigi, i tecnici sono impegnati su più fronti. Il modo migliore per dare una svolta è quello di ridurre i contributi per i primi tre anni dal momento dell’assunzione di un giovane con contratto a tempo indeterminato.
Bisogna dare certezze al settore lavoro giovani
L’intervento deve essere strutturale, come è stato ampiamente spiegato dal viceministro all’Economia, Enrico Morando. Non si vogliono solo dare certezze ai giovani, ma al tempo stesso si vuol tendere la mano alle imprese. La manovra sarà attuata a partire da settembre, e i giovani coinvolti in questo cambiamento potrebbero essere circa 300mila.
A quel punto sarà necessario dare una scossa al lavoro giovani andando anche a rafforzare le politiche nelle aree che sono ancora in crisi. In questo caso i lavoratori coinvolti nelle crisi aziendali potranno contare su un assegno di ricollocazione.
Ma pur parlando di giovani non manca l’attenzione rivolta all’età pensionabile che dovrà essere adeguata all’aspettativa di vita. Tale richiesta era stata inoltrata non solo dai sindacati, ma anche dai due presidenti delle commissioni Lavoro sia per la Camera che per il Senato.
Quanti sono i giovani coinvolti in questa manovra?
Domanda che al momento non trova una risposta chiara e definita. Secondo i piani, il prossimo anno, i giovani nati nel 1983 potrebbero ottenere un incentivo: lo sgravio triennale. Quest’ultimo avrà validità nazionale.
Per cercare risposte bisogna fare un salto indietro nel tempo, nel 2015, quando abbiamo assistito allo sgravio contributivo del governo Renzi. In quel caso venne promesso a 474mila under 30 di entrare nel mondo del lavoro. Mentre il numero per i 30 – 40enni arrivava a 483mila italiani.
Le risorse al momento sono limitate, ma tutto ciò che è attualmente disponibile sarà concentrato sul settore lavoro giovani.