Mutui per giovani imprenditori agricoli
Anche per i giovani imprenditori agricoli del nostro Paese, uno dei problemi da affrontare è quello relativo al credito.
La perdurante incertezza della situazione economica, ha infatti impedito sino ad ora un ritorno alla normalità del settore bancario, il quale proprio in considerazione dei rischi insiti in una situazione di questo tipo ha mantenuto criteri abbastanza restrittivi nella concessione di credito all’economia, compresa quella agricola.
Di fronte a questo stato di fatto, è stato così il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ad attivarsi per cercare di approntare una rete di soluzioni per gli imprenditori agricoli, in particolare quelli più giovani.
Va infatti sottolineato come in Italia si sia registrato un ritorno di fiamma di questa parte della popolazione verso le attività agricole, che pure sembravano essere state abbandonate nel corso dei decenni precedenti. Ad attestarlo sono in particolare le ultime statistiche relative al 2016, secondo le quali sarebbe aumentata addirittura del 12% la percentuale di ragazzi italiani sotto i 35 anni i quali hanno deciso di lavorare in agricoltura.
Un evento molto importante, in quanto in tal modo una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori si propongono per fungere alla stregua di fattore di crescita per un settore fondamentale per la nostra economia, l’agroalimentare, promuovendo una capillare acquisizione di processi innovativi tali da spingere anche l’occupazione.
Il Pacchetto Generazione Campolibero
Proprio per cercare di andare incontro a questa generazione di nuovi imprenditori agricoli, il governo italiano ha messo in campo le misure del pacchetto “Generazione Campolibero”. Si tratta di un complesso di provvedimenti tra cui mutui a tasso zero, fondi tesi a supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food e credito d’imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari.
Il piano prevede l’impiego di circa 160 milioni, tra risorse interne e fondi Ismea-Bei, e ha come principale obiettivo proprio quello di favorire il ricambio generazionale sui campi.
Per quanto concerne i mutui a tasso zero, essi andranno a copertura degli investimenti effettuati da giovani imprenditori agricoli e prevedono un importo massimo finanziabile per progetto di 1,5 milioni. Sono rivolti a piccole e medie imprese composte da giovani tra i 18 e i 40 anni non ancora compiuti e, per quanto concerne i requisiti, occorre ricordare:
- in caso di subentro le imprese agricole devono essere regolarmente costituite da non più di 6 mesi e avere la loro sede operativa sul territorio nazionale, mentre l’azienda cedente deve essere attiva da almeno un biennio e deve essere economicamente e finanziariamente sana;
- in caso di ampliamento le imprese agricole devono essere attive e regolarmente costituite da almeno due anni, avere sede operativa dislocata lungo il territorio nazionale ed essere caratterizzate da una situazione economicamente e finanziariamente sana.
Mentre per l’insediamento di giovani agricoltori, sono previsti mutui a tasso agevolato della durata massima di 30 anni coi quali è possibile l’acquisto di aziende agricole.
Come si compilano le domande
Per poter partecipare al bando di gara, è necessario farlo attraverso il portale dedicato dal Ministero. La documentazione da presentare è invece la seguente:
- la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del soggetto cedente;
- la Dichiarazione antimafia;
- la Dichiarazione riepilogativa;
- la Dichiarazione resa dai familiari conviventi;
- la Dichiarazione del casellario giudiziale e dei carichi pendenti penali
- la Dichiarazione modalità di comunicazione.
Infine deve essere presentato uno Studio di fattibilità, teso a far capire la sostenibilità finanziaria dell’operazione e la direzione nella quale intende muoversi in futuro il giovane imprenditore.
I mutui offerti dalla banche
Naturalmente, anche il settore bancario ha predisposto da parte sua un’offerta per i giovani imprenditori agricoli. Ad esempio, di questo particolare settore si occupa Banca Nuova Terra (BNT), i cui finanziamenti permettono di ottenere un capitale variabile tale da coprire sino all’80% del valore dell’immobile che si intende acquistare o dei costi degli interventi da affrontare all’interno della propria azienda o impresa agricola.
Il mutuo fondiario prevede la concessione di una somma di denaro a tasso di interesse agevolato e la stesura di un piano di ammortamento personalizzato in base ai reali profitti dell’azienda agricola, la quale si impegna a investire tutto il capitale avuto nel prestito per l’acquisto di terreni agricoli per la propria attività o di macchinari per ottimizzare la produzione.
Si tratta quindi di un prestito finalizzato, il cui capitale può essere destinato esclusivamente al settore agricolo, per l’acquisito di terreni, apparecchiature oppure locali necessari alla produzione agricola. La somma concordata viene versata direttamente sul conto corrente del soggetto mutuatario in relazione alla somma determinata durante la fase della compravendita o sulla base del progetto di spesa stilato in relazione agli interventi che occorre apportare nella propria azienda.
Naturalmente, Banca Nuova Terra non è il solo istituto che eroga questo tipo di finanziamenti, ma proprio perché è specializzato in questa attività, andrebbe sicuramente consultato per primo.