Mutuo a tasso fisso o variabile: quale scegliere?

Quando si decide di stipulare un mutuo, una delle prime domande da porsi è se scegliere un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile. Tra i due esistono differenze sostanziali e anche diverse controversie fra quale sia il più conveniente tra i due. Per riuscire a sciogliere questo dubbio è bene sapere che cos’è innanzitutto un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile.
Entrambi presentano vantaggi e svantaggi, ma per capire quale sia il più adatto alla nostra situazione finanziaria è necessario sapere in che cosa s’incorre quando si effettua la stipulazione di uno o dell’altro mutuo.
Le caratteristiche del mutuo a tasso variabile
Il mutuo a tasso variabile appare a primo impatto più vantaggioso di un mutuo a tasso fisso perché le rate che vengono pagate all’inizio hanno un tasso d’interesse ridotto rispetto a quello che viene applicato su un mutuo a tasso fisso. Infatti, se si mettono a confronto i due tassi d’interesse la differenza appare alquanto alta.
Con un mutuo a tasso variabile la banca applica un interesse pari al 3,79% mentre se si sceglie per la stessa somma un mutuo a tasso fisso il tasso d’interesse sale al 5,5%. Se il tasso d’interesse prevede una differenza così sostanziale perché alcuni scelgono di stipulare un mutuo a tasso fisso?
Questo accade perché nel mutuo a tasso variabile è vero che gli interessi sono più bassi, rispetto a quello con tasso fisso, però la rata cambia nel tempo, potendo portare delle difficoltà di pagamento della stessa.
Il mutuo variabile, come da nome, denota una rata che non è la stessa dall’inizio alla fine del mutuo, ma dopo le prime rate può variare. La variazione della rata viene effettuata a seconda dell’andamento del mercato. Per controllare tale mutamento bisogna precisamente porre attenzione all’andamento dell’Euribor.
Quindi, nel mutuo a tasso variabile non si sa esattamente quale sia l’importo degli interessi che bisogna versare per tutta la durata del mutuo. In caso positivo, si può ottenere un risparmio sostanziale rispetto al tasso fisso, in caso negativo si può invece incorrere in rate troppo alte, che non riescono ad essere pagate dal creditore.
Vantaggi e Svantaggi di un mutuo a tasso variabile
Tra i vantaggi troviamo la possibilità di risparmiare sul tasso d’interesse che in base all’andamento finanziario diminuisce quando l’indice finanziario scende, mentre aumenta quando l’andamento del mercato sale.
Tra gli svantaggi di questo mutuo, c’è invece il fattore rischio, quindi se il tasso d’inflazione aumenta anche l’importo della rata aumenta, e dunque per tutta la durata del mutuo il creditore sarà soggetto alle oscillazioni del mercato.
Proprio per le sue caratteristiche il mutuo a tasso variabile è solitamente stipulato da chi possiede un reddito medio-alto che può supportare in caso di aumento dell’inflazione anche una rata del mutuo più sostanziosa, ma che al contempo può risparmiare e ottenere dei vantaggi economici grazie all’andamento negativo del tasso d’inflazione.
Il mutuo con tasso variabile è sconsigliato a chi ha uno stipendio medio-basso, e soprattutto se l’intestatario del mutuo è l’unico membro della famiglia con un reddito costante.
Caratteristiche contrattuali del mutuo a tasso fisso
Il mutuo a tasso fisso è un finanziamento che prevede alla stipula del contratto una rata costante per l’intera durata del mutuo. La formula a tasso fisso, fornisce la certezza che la rata da pagare negli anni a venire sarà sempre la stessa.
Il tasso fisso quindi impone il pagamento di una percentuale d’interesse costante per tutto il mutuo, non si ha la possibilità di risparmiare come nel tasso variabile, ma al contempo non si corre il rischio di pagare una rata superiore a quella che ci si può permettere.
La maggior parte delle persone sceglie il mutuo a tasso fisso proprio per la sicurezza che riesce a trasmettere al creditore. Il piano di ammortamento per chi stipula un mutuo a tasso fisso vedrà dunque le prime rate volte al pagamento degli interessi, nel tempo gli interessi da dare scenderanno, mentre salirà la quota del capitale.
Con questa alternanza, è possibile avere una rata fissa e senza rischi di alcun genere. Infatti, a differenza del mutuo variabile nel quale il creditore non sa né quando finirà esattamente di pagare il mutuo, né a quale tasso d’interesse lo pagherà per tutta la sua durata, chi stipula un contratto per un mutuo a tasso fisso conosce sin dall’inizio la data di fine del mutuo e soprattutto la somma a cui ammonta l’interesse da restituire alla banca.
Il tasso d’interesse per un mutuo a tasso fisso viene stabilito da diversi fattori: dallo spread della banca e anche dal parametro di riferimento conosciuto come Eurirs. Solitamente il tasso d’interesse per un mutuo di questo genere con un contratto di rimborso trentennale è stipulato al 5,2%.
Tra gli ultimi vantaggi del mutuo a tasso fisso c’è la possibilità che la rata diventi inferiore rispetto al reddito futuro. Questo vuol dire che in trent’anni di mutuo, con la crescita economica ed il rafforzamento della moneta, si potrebbe avere un incremento dello stipendio, quindi in questo caso la rata del mutuo graverà di meno sul reddito familiare rispetto al pagamento iniziale.
La scelta definitiva tra i due
Ricapitolando, se si sceglie un mutuo a tasso fisso l’importo dell’interesse sarà già noto al creditore, che alla stipula del contratto accetterà in toto, tutte le caratteristiche del mutuo, tra le quali il tasso d’interesse imposto, e determinato dalla banca nel momento della stipula.
Quindi, se avete uno stipendio fisso, medio-basso, o se siete l’unico membro in famiglia con lo stipendio, o ancora se non siete persone che amano il rischio, e che vivrebbero con ansia non sapere quanto sarà la rata a fine mese, il consiglio è quello di scegliere assolutamente un mutuo a tasso fisso.
Se invece si decide di optare per un mutuo a tasso variabile si avrà la possibilità di rimanere sotto la soglia d’interesse rispetto al tasso fisso per la maggior parte della durata del mutuo. Ma questa è solo una probabilità e non un dato certo, quindi si potrebbe incorrere nei casi peggiori nella richiesta della banca di una rata superiore all’importo che potete pagare.
Chi vuole stipulare un mutuo a tasso variabile è bene che abbia uno stipendio alto, o che comunque non sia l’unico mezzo di sostentamento della famiglia. In questi casi si avrebbe la possibilità di pagare anche una rata più alta, ma alla fine di andare a risparmiare sull’importo degli interessi da restituire alla banca, rispetto al pagamento di un tasso fisso.