Padoan chiede meccanismi per garantire il lavoro in Europa
Si torna a parlare di lavoro e disoccupazione in Italia, chiamando in causa direttamente l’Europa. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha preso parte a un convegno legato al futuro dell’Europa, che si è concentrato sul periodo economico e politico che si sta vivendo a livello europeo. Qui ha scoperto il suo più grande timore, quello legato alle possibili elezioni anticipate del prossimo autunno.
Il voto, previsto intorno a ottobre, andrebbe a intrecciarsi con la fine del Quantitative easing della Bce, ovvero dell’acquisto di 60 miliardi di titoli per abbassare il costo del debito pubblico. L’Italia si troverebbe quindi a vivere un momento di grande vulnerabilità.
Secondo Padoan, questa scelta potrebbe portare il Paese a ingessarsi. Quando ci si trova infatti in ciclo elettorale, ha osservato il ministro, diventa “molto difficile fare dei cambiamenti”.
Il lavoro, la crisi e la disoccupazione
Per questo Padoan ha voluto subito mettere in luce la necessità di poter trovare una soluzione che aiuti la transizione verso quelle che sono le istituzioni più forti. E ovviamente non è mancato il commento legato al tema del lavoro.
Fino ad oggi questa crisi che ha colpito l’Italia è risultata essere fin troppo pesante, tanto da aprire una voragine importante sul mondo della disoccupazione. Secondo il ministro bisogna cercare un passaggio più dolce, lavorando in modo costante sul piano europeo. Il risultato potrebbe portare a meccanismi che siano in grado di garantire sia il lavoro che l’occupazione. Questa la richiesta che viene fatta da Bruxelles in un momento in cui l’intera produttività europea ha subito un forte calo.
Padoan ha inoltre spiegato che è fondamentale riuscire a gestire le risorse su temi sensibili come la difesa comune, il terrorismo e i migranti. La prima cosa da fare è quindi provare a orientare la crescita della produttività puntando soprattutto sull’innovazione. E qui Padoan fa notare che “abbiamo bisogno di una crescita inclusiva”, ovvero di un passaggio che possa inglobare soprattutto giovani e donne. I cosiddetti soggetti deboli, tanto per intenderci!
Padoan: “Le crisi favoriscono i cambiamenti”
Chiaramente nessuno si augura l’arrivo di una nuova crisi, ma l’osservazione di Padoan “le crisi accelerano i cambiamenti istituzionali”. E la sola cosa da fare è portare avanti i grandi cambiamenti che ci spettano.
A parlare di Italia e di voto è stato anche il Commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. Nella sua analisi l’Italia ha finalmente adottato una serie di misure di bilancio supplementari che permetteranno di mantenere buona conformità con i propri obblighi, già previsti nel patto di Stabilità. A questo punto non si darà luogo alla procedura di infrazione, anche se la Commissione continuerà a controllare la situazione italiana in termine di bilancio.