Perché conviene investire in una startup innovativa
Una start up non è altro che un’impresa con caratteristiche ben precise che parte sempre da un’idea innovativa. Ecco perché può essere un buon affare tenere d’occhio il mercato delle startup e sapersi destreggiare in modo da selezionare con cura su quali investire.
Per investire in una startup e avere un buon riscontro economico è fondamentale scegliere il momento adatto: aspettare troppo può voler dire giocarsi la carta della novità e dell’esclusività; aspettare troppo poco può invece voler dire peccare di impulsività e rimanere senza un piano di salvataggio in caso di fallimento.
Proprio per le loro caratteristiche le start up ben si prestano a diversificare gli investimenti. Non è necessario investire capitali ingenti per entrare a far parte di un progetto ed è possibile, con un po’ di acume manageriale, seguire più progetti in modo da avere sempre un piano di riserva.
Cosa è una start up
Per capire se e quanto sia redditizio investire in una start up è importante capire cosa esattamente sia e come funzionano i più moderni metodi di investimento.
Insomma, le domande fondamentali sono: “Conviene investire in Startup? E, ancor prima, cosa è esattamente una Startup?
Con il termine startup (in italiano, neoimpresa) si identifica una nuova impresa nelle forme di un’organizzazione temporanea o una società di capitali in cerca di soluzioni organizzative e strategiche che siano ripetibili e possano crescere indefinitamente.
Inizialmente con Startup ci si riferiva solo alle imprese nate nel settore Internet o, comunque, alle tecnologie legate all’informazione. Oggi startup viene invece usato con un senso più ampio che abbraccia ambiti diversi.
Ogni start up che si rispetti deve comunque rispettare caratteristiche ben precise:
- La novità: Per essere considerata una Startup ogni nuova attività avviata deve essere collegata ad un nuovo tipo di business. L’economista austriaco Joseph Schumpeter fu il primo a definire il concetto di innovazione legata alle imprese affermando che si concretizza quando viene introdotto sul mercato un prodotto nuovo, nuovi processi, tecniche, organizzazione di lavoro che abbattono i costi di produzione o aprono nuovi mercati. L’innovazione può quindi riguardare sia il prodotto che il processo produttivo.
- La scalabilità: Un’attività imprenditoriale non scalabile, anche se parte da un’idea nuova e originale, non può essere considerata una startup ma va necessariamente annoverata come una società tradizionale.
- Capacità di generare valore: È fondamentale che venga introdotta nel ciclo economico e che sia in grado di generare valore per l’impresa stessa e per i suoi clienti.
Investire in una Start up
Se hai a disposizione un capitale da investire e sei attratto da settori in via di sviluppo, le Start up possono essere una valida alternativa al trading online. Si tratta di finanziare un’azienda investendo una somma di denaro decisa in base al tuo budget a disposizione per ottenere in cambio di quote del capitale in modo da diventare socio a tutti gli effetti.
Di solito le start-up attraggono inizialmente capitali da investitori privati allo stato iniziale per poi procedere una volta maturato il modello di affari ad una eventuale quotazione sui mercati finanziari. Proprio perché hanno alla loro base idee innovative e necessità di finanziamenti, sono sempre più prese in considerazione dagli investitori più presenti sul mercato a livello mondiale.
È però importante ricordare sempre che si tratta di un tipo di investimento non privo di rischi: basti pensare che si andrà ad investire il proprio capitale in un progetto nuovo che non ha risultati o garanzie da presentare, e che può anche portare alla perdita dell’intero capitale.
Nel caso in cui, però, il progetto da te scelto risulti vincente potresti ritrovarti con una somma di denaro molto più consistente rispetto a quella investita inizialmente.
Come investire in una start up senza correre rischi?
È bene chiarire che il rischio zero non esiste in questo campo. È però importante adottare alcune piccole strategie per ridurre il più possibile le possibilità di fallimento.
Come prima cosa è fondamentale studiare a fondo il progetto in cui si vogliono investire i propri soldi. Fare delle accurate valutazioni preliminari è fondamentale per sapere a cosa si andrà incontro. Se si tratta di un’azienda locale, o comunque nazionale, niente di meglio di un approccio diretto. In caso, invece, di investimento in una Start up straniera, affidati alle piattaforme online. Scegliere il marketplace giusto non è semplice ma è un ottimo punto di partenza.
Il tuo obiettivo prioritario sarà quello di riuscire ad investire in maniera ben calcolata in termini di tempo, energia e conoscenza. Dovrai definire l’entità degli investimenti che dovrai affrontare, stabilire tempo e risorse da investire e cercare di prevedere tutti i possibili problemi. Tra i vari aspetti da esaminare per capire se investire in un progetto, uno dei principali è sicuramente il ROI, ossia il ritorno dell’investimento.
Diventa quindi fondamentale conoscere le piattaforme dove poter investire nelle start up, ecco le principali tipologie:
- Donation based: non prevedono alcuna ricompensa per il donatore
- Reward based: prevedono una ricompensa per il donatore, ma non di tipo monetario (il ritorno corrisponde ad un prodotto o ad un servizio)
- Lending basedpermettono ad enti o imprese di dare e ottenere prestiti a persone e aziende
- Equity based: permettono al donatore di diventare azionista del progetto finanziato.
Impegnarsi nel capitalizzare il proprio denaro in una startup significa, per definizione, effettuare un investimento ad alto rischio e ad alto potenziale di guadagno. Potenzialmente il guadagno può essere elevato ma non deve mai essere un investimento affrettato. Conoscenza, programmazione e intuizione sono la base più solida per riuscire ad ottenere un buon guadagno investendo in modo moderno e al passo con il mercato odierno.