Chi è Satoshi Nakamoto?
Tutti parlano di Bitcoin, c’è chi li ama e li ritiene un ottimo investimento, chi li considera solo una bolla, chi apprezza la Blockchain, ovvero la tecnologia che permette gli scambi in questa ed altre criptovalute.
Il 2017 è stato l’anno nel quale le masse hanno scoperto i Bitcoin e tutti i media hanno iniziato ad interessarsene. Naturalmente, come per ogni innovazione tecnologica, c’è la curiosità di sapere chi è stato l’ideatore della moneta matematica più famosa e discussa al mondo.
L’ideatore di Bitcoin sarebbe un certo Satoshi Nakamoto, personaggio avvolto dal mistero, si presume possa essere giapponese, ma non è affatto detto. Alcuni pensano non esista neppure, ma che dietro questo pseudonimo si nasconda in realtà non una persona, ma un collettivo di programmatori che condivide gli ideali di libertà ed autonomia che stanno alla base delle nuove monete decentralizzate.
Craig Steven
Il 2 maggio 2016, l’australiano Craig Steven Wright ha pubblicamente dichiarato di essere lui Satoshi Nakamoto. Ha rivelato la sua identità alla BBC, al The Economist e a GQ e al fine di dimostrarla, ha firmato un messaggio con la chiave di crittografia privata associata alla prima transazione in Bitcoin. Nonostante questo le affermazioni dell’informatico non hanno convinto tutti e ancora oggi ci si chiede chi sia e se esista veramente Satoshi Nakamoto.
L’interesse nei confronti dell’inventore di Bitcoin e Blockchain cresce inevitabilmente con l’aumento della notorietà delle sue creature che, secondo molti, sono destinate nel giro di poco a cambiare il mondo e non si parla solo del modo nel quale ci scambiamo denaro.
Significato etimologico
Il nome scelto dal creatore o dai creatori del Bitcoin non è certo casuale, in giapponese “Satoshi” significa “intelligente, saggio”, “Naka” può significare “relazione” e “Moto” indica invece “origine”, o “creazione”.
Satoshi
Satoshi è anche il nome che è stato dato alle frazioni di Bitcoin. I Satoshi sono molto importanti e lo diventano sempre di più, con l’aumentare del prezzo del Bitcoin.
Essendo il valore del Bitcoin molto elevato è veramente raro fare transazioni nelle quali ci si scambiano una o più di queste monete, in genere ci si scambiano proprio dei Satoshi.
Il valore di un Satoshi è esattamente di 0,00000001 BTC. Un’altra frazione di Bitcoin è invece chiamata Bit o μBTC ed equivale a 0,00000100 BTC.
L’evoluzione delle criptovalute
Oggi sempre più persone desiderano acquistare Bitcoin, la criptovaluta è cresciuta incredibilmente nel corso del 2017 e ha trainato molte altre monete che sono uscite dall’ombra e si stanno facendo conoscere ed apprezzare da un’utenza sempre più ampia e diversificata, non solo investitori professionisti o tecnici informatici, ma anche impiegati e casalinghe.
Oltre ai Bitcoin le persone si interessano a Ether, Litecoin, Ripple, Monero e molte altre valute. Quasi ogni giorno nascono nuove monete, basate sulla Blockchain, ma che a volte introducono interessanti innovazioni. Senza dubbio il Bitcoin resta la valuta matematica di maggior valore e anche la più conosciuta dalle masse, ma chi si avvicina a questo mondo desidera giustamente diversificare i propri investimenti. Puntare tutto su una sola valuta sarebbe troppo rischioso vista l’elevata volatilità che spesso le caratterizza.
Molte nuove valute sono senza dubbio destinate a perdere in breve tempo il loro valore, ma ce ne sono parecchie, oltre al Bitcoin, che potranno dare buone soddisfazioni agli investitori. Tanti tra quelli che hanno creduto per primi al Bitcoin si sono veramente arricchiti, molti altri si stanno mangiando le mani per non aver minato o acquistato Bitcoin quando valevano pochi dollari. Fare previsioni per i prossimi anni è molto difficile, se non del tutto impossibile, ma chi si ostina a liquidare tutto questo come una bolla speculativa destinata inevitabilmente ad esplodere probabilmente ha una visione eccessivamente limitata di un fenomeno globale dall’enorme portata.
Nakamoto inventa anche la Blockchain
Bitcoin non è solo un’innovazione tecnologica, ma sociale ed economica. La Blockchain potrebbe cambiare nel prossimo futuro il modo nel quale accediamo alle informazioni e le condividiamo. Anche molte pubbliche amministrazioni, banche e governi se ne stanno rendendo conto.
La Blockchain non solo può essere utilizzata per scambiare le nuove monete crittografiche, ma anche per condividere file in modo innovativo, firmare digitalmente dei contratti, rendere trasparente una catena di distribuzione e molto altro ancora. I suoi utilizzi sono pressoché illimitati, si tratta di una nuova frontiera o secondo alcuni di una nuova generazione di applicazioni che farà presto progredire Internet verso un nuovo livello di interazione, più democratica e sicura. La Rete, come la conosciamo oggi, potrebbe nel giro di qualche decennio avere non pochi problemi a livello infrastrutturale, la Blockchain permetterà non solo ad Internet di sopravvivere, ma di progredire notevolmente, semplificando al contempo vari aspetti delle nostre vite. Potremo, ad esempio, effettuare transazioni in modo più veloce e meno costoso, firmare digitalmente dei contratti, ottenere servizi, accedere ad informazioni veritiere perché impossibili da manipolare.
Non sappiamo chi sia Satoshi Nakamoto e neppure se esista veramente, ma di sicuro questo nome è già entrato nella storia dell’informatica e gli dobbiamo riconoscenza, non tanto per l’invenzione del Bitcoin, comunque molto interessante, ma proprio per quella della Blockchain, che ha il potenziale per cambiare sotto vari aspetti le nostre vite.