Smart Working: nuova modalità di lavoro che poche aziende considerano
Smart Working o lavoro agile: chiamatelo come preferite, ma il risultato è lo stesso. Si tratta di una sempre più avviata modalità di lavoro che permette di poter lavorare dentro e fuori da un’azienda. E’ un nuovo modo di intendere il telelavoro, seguendo le esigenze dei lavoratori.
Pur non rischiando di compromettere le qualità delle prestazioni però sono ancora poche le aziende che prendono in considerazione lo Smart Working. Ma perché?
Registrato un incremento di produttività con lo Smart Working
Tutto quello che serve sono le proprie conoscenze e la professionalità di svolgere da remoto le proprie mansioni con maggior flessibilità. Un’opzione ottimale per quelle persone che desiderano lavorare senza doversi recare tutti i giorni in ufficio. E’ una regolare evoluzione del tempo che cambia, della modernità di un mercato che è inarrestabile.
In base ai dati di mercato Hays ha potuto effettuare un’indagine che ha preso in esame un campione di 250 aziende con oltre 1400 professionisti. Nell’edizione 2017 della Hays Salary Guide scopriamo che almeno 8 lavoratori su 10 sarebbero ben felici di poter lavorare senza raggiungere l’ufficio. Un dato interessante che però non è ancora in grado di essere realizzato. Il motivo? Tutta colpa delle imprese che non sembrano essere pronte a offrire ai dipendenti di lavorare da remoto.
Per ora le società che riescono a farlo sono appena il 35%. Questa percentuale non tiene conto dei risvolti positivi che potrebbe avere questa scelta per le aziende. Le attività che hanno aperto le porte allo Smart Working infatti hanno registrato un incremento nella produttività. E mettiamoci anche la netta diminuzione dei costi fissi per la gestione degli uffici.
I vantaggi del lavoro agile
Molti professionisti hanno confermato che tra i tanti vantaggi del lavoro agile vi è sicuramente l’autonomia organizzativa (pari al 33%), che si affianca alla pressoché totale riduzione dei tempi di spostamento tra casa e lavoro. Inoltre, lavorare da casa è un modo sicuro per equilibrare la vita professionale e quella privata.
Per ora in Italia sono soprattutto i manager (sia nelle figure di top e junior manager) a sfruttare l’idea dello Smart Working. Fra le aziende del nostro Paese che hanno abbracciato questa modalità, il 90% fornisce ai suoi collaboratori gli strumenti tecnologici utili per svolgere il lavoro in modo sicuro e completo.
Non si può ignorare il fatto che lo Smart working è un modo concreto per contrastare l’emergenza lavoro che vige di questi tempi. Molte persone un lavoro l’hanno perso, altre invece riescono a “inventarlo” utilizzando le proprie abilità, un computer e una connessione Internet. Sembra quindi che il 2017 possa essere l’anno dei professionisti, purché le aziende decidano di aprirsi verso quest’ottica.
Maggiore soddisfazione personale, professionale, aumento della retribuzione e una buona prospettiva di crescita: tutto questo basta per far felice un lavoratore. Ora però si attendono risposte concrete da parte delle imprese.