Previste tasse raddoppiate sul gioco online: dal 20 al 40%
L’associazione degli operatori di slot machine, la SaPar, ha dichiarato ufficialmente “guerra” ai concessionari del gioco online. La notizia ha fatto il giro del web, portando con se una serie di importanti richieste che sono state inoltrate al Governo.
Tra queste figura anche la proposta di non prendere in considerazione l’ipotesi di tassare le macchinette. Il motivo? L’associazione sostiene che sia più opportuno concentrarsi sul gioco online e quindi preoccuparsi di tassare l’e-gaming.
L’associazione ha anche chiesto di incentivare il divieto della pubblicità. Del resto chi è portato a giocare e chi soffre di ludopatia potrebbe essere esposto a tentazioni anche recandosi in un bar o una semplice tabaccheria.
Tassazione severa per il gioco online
A poche ore dalla proposta inoltrata, sembra che l’Esecutivo guidato da Gentiloni, sia pronto ad accogliere le richieste fatte. La possibilità viene confermata grazie alle parole del vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, coinvolto nella discussione generale sulla manovrina che va a correggere i conti pubblici.
Come riportato anche dal Messaggero, il Governo è pronto a ridurre le tasse per le slot, ma soprattutto aumentare quelle legate al gambling online. In base a quanto è riportato nell’articolo 6 dell’emendamento nella manovra voluta da Bruxelles, la tassazione sulle slot terrestri sarà pari al 19%. Il fardello fiscale verrà scaricato sui giocatori, proprio come è successo già un anno fa.
Resta solo da valutare se l’emendamento sarà votato e approvato dalla Commissione.
Da luglio la tassazione vola al 40%
Le nuove regole prevedono anche la modifica di una norma (comma 3, articolo 6) dedicata proprio alla regolamentazione del gioco online. Viene spiegato che la tassazione, a partire dal 10 luglio 2017, è fissata al 40% dell’importo netto, composto dalle giocate senza le vincite. Qualora il Governo dovesse quindi confermare questo emendamento la percentuale andrà a raddoppiare. E lo farà creando, con grandi possibilità, qualche disagio.
Tale scelta permetterebbe di mettere sullo stesso piano le Videolottery e le slot online, che risultano essere la più grande fonte di guadagno da parte dei concessionari. Resta grande curiosità in merito al voto di questo emendamento, che potrebbe portare alla vittoria politica sugli operatori delle slot.
Va detto che l’obiettivo primario resta quello di tassare il gioco per poter contrastare la ludopatia, usando tutti i mezzi a disposizione.