Lavoro, le competenze più ricercate nel 2019 e cosa attendersi per il 2020
Cercare lavoro è sempre una notevole sfida. Molti faticano a trovare un buon impiego, in linea con i propri interessi, con una retribuzione adeguata e possibilmente con un contratto che possa dare una certa continuità.
Ci sono però anche settori dove le aziende faticano a trovare figure che sarebbero ben felici di assumere e retribuire in modo più che interessante.
La questione del lavoro è complessa, c’è chi si lamenta che scuola e università non formino adeguatamente per sostenere un rapido ingresso in azienda o l’avvio di una propria attività. Senza dubbio c’è del vero anche se molto si sta facendo rispetto al passato, l’alternanza scuola lavoro ne è un esempio.
Per chi sta cercando lavoro o meglio ancora per chi si sta formando e dovrà cercarlo nel prossimo futuro, potrebbe essere senza dubbio interessante analizzare quali figure sono attualmente le più ricercate dal mercato e quali competenze verranno richieste nei prossimi anni.
Senza dubbio nel 2019, ma il trend durerà anche per il 2020 e gli anni a seguire, tra le competenze più richieste dal mercato ci sono quelle digitali.
In particolare le aziende cercano programmatori, esperti di social media e marketing, analisti in grado di leggere e interpretare i dati. Anche per i più creativi ci possono essere buone possibilità, piuttosto ricercati infatti anche i web designer.
Accanto a queste che possiamo definire come nuove professioni, ce ne sono poi di molto antiche, che resistono, anzi vengono riscoperte, ad esempio un buon fabbro Milano non faticherà a trovare clienti o se lo preferisce ad inserirsi in un’azienda che potrà valorizzare le sue competenze ed esperienze. Discorso simile si può fare per quasi tutti i lavori artigianali, un tempo snobbati dai più giovani, ma che ora conoscono nuove fortune e attirano curiosità ed interesse di molti ragazzi e non solo.
Analizzando i trend dell’ultimo anno e azzardando previsioni anche per il prossimo, altri buoni settori a cui guardare per chi cerca lavoro sono l’eco-sostenibilità o se si preferisce la cosiddetta Green Economy, con tutti i lavori collegati quindi all’ambiente e poi c’è la cultura. Per anni ci siamo sentiti dire che con la cultura non si mangia, ma in realtà il nostro patrimonio artistico e storico è inestimabile e può diventare un’importante opportunità di crescita, basti pensare al settore turistico, ma anche a quello della formazione e alla cosiddetta industria culturale.
Investire in cultura è impostante per il paese e nei prossimi 5 anni si stima che il settore potrà dare lavoro a 455mila persone, che al momento studiano o sono inoccupate.
Altri settori che nel 2019 hanno evidenziato una crescita sul fronte dell’occupazione sono il commercio, l’industria, la selezione e gestione delle risorse umane.
Concentriamoci su quest’ultimo, in quanto le figure addette alla selezione del personale devono avere competenze trasversali, definite soft skills, devono saperti rapportare con gli altri, devono comunicare efficacemente, capire chi si trovano davanti e trovare soluzioni creative a problemi complessi.
Spesso chi si occupa di risorse umane ha una formazione umanistica o psicologica. Ha quindi titoli di studio che qualche anno fa difficilmente avrebbero permesso di accedere a lavori interessanti da un punto di vista retributivo e con concrete opportunità di carriera.
Anche per i laureati in lettere, storia, filosofia, psicologia, sociologia, ecc. ci sono insomma interessanti opportunità, se si sa guardare all’evoluzione del mercato del lavoro e si impara a proporsi valorizzando non solo quello che si sa, ma anche quello che si è, ovvero persone colte, dinamiche e flessibili.
Fare previsioni su quali competenze saranno richieste dal mercato del lavoro nel 2020 non è particolarmente complesso, basta guardare ai dati del 2019 e degli anni precedenti. Fare una previsione su un periodo più lungo, potrebbe invece diventare veramente arduo, visto che come emerge dai dati del World Economic Forum il 65% degli studenti attuali svolgerà in futuro un lavoro che al momento ancora non esiste. La cosa migliore sarà investire sulla conoscenza delle lingue e degli strumenti informatici e per il resto tenere la mente aperta e flessibile.